La protesta di AOPA Italia contro ENAC

“UN SINCERO GRAZIE A ENAC PER L’INASPETTATO REGALO DI NATALE”
In seguito al discutibile e tardivo contenuto della pubblicazione di ENAC relativa alla documentazione richiesta ai gestori delle Aviosuperfici dal regolamento “Liberalizzazione dell’uso delle aree di atterraggio avio – idro – elisuperfici” del 9 giugno 2023, pubblichiamo il testo della lettera che AOPA Italia ha inviato ad ENAC, al Ministro del MIT Salvini al suo Viceministro Galeazzo Bignami e al Direttore Generale del Ministero, per protestare sia per le modalità che per gli inutili e strumentali adempimenti che hanno come unico obiettivo la soppressione delle aviosuperfici, vitali infrastrutture a costo zero per il territorio e la cittadinanza, frutto di investimenti e dell’impegno di libere Associazioni di onesti cittadini, che hanno la grave colpa di voler praticare le discipline del volo.
Le disposizioni come avevamo anticipato, causeranno la chiusura o il declassamento di un numero altissimo di infrastrutture, nonchè danni incalcolabili anche ad aziende nazionali di manutenzione e commerciali, che utilizzano le aviosuperfici per fini professionali generando posti di lavoro. AOPA Italia da giorni ha in atto contatti con interlocutori istituzionali per individuare anche una strada politica per la soluzione di questa azione, e invita tutti Piloti e Gestori a convergere verso il sostegno delle proprie iniziative.
— Testo della lettera —
Egr. avv. Pierluigi Di Palma- Presidente ENAC
Egr. dott. ALESSIO QUARANTA – Direttore Generale ENAC
Egr. ing. FABIO NICOLAI – Vicedirettore Generale ENAC
E p.c.:
Sig. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – On. Sen. MATTEO SALVINI
Sig. Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – On. GALEAZZO BIGNAMI
Preg.mo Dott. COSTANTINO FIORILLO – Direzione generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI – ROMA
Oggetto: Liberalizzazione dell’uso delle aree di atterraggio avio – idro – elisuperfici, vs.
pubblicazione in data 7 dicembre 2023 del format della documentazione richiesta ai
gestori
Egregi Signori,
Prendiamo atto con estremo disappunto della avvenuta pubblicazione sul sito ENAC in data 7 dicembre, dei materiali in oggetto e della gravissima comunicazione che specifica: “Sulle avio-idro-elisuperfici già censite alla data di pubblicazione del Regolamento del 9 Giugno
2023, per le quali i rispettivi gestori non hanno provveduto al caricamento della documentazione entro la data del 26/12/2023, è sospesa l’attività volativa”.
Tutto ciò nonostante la nostra richiesta di prorogare la data dell’entrata in vigore delle nuove norme, più che giustificata oltre che dalla presenza di assurdi riferimenti normativi EASA destinati agli aeroporti commerciali che non hanno alcun riscontro nelle maggior parte delle stesse infrastrutture aeroportuali minori attualmente gestite da ENAC, anche dalla mancata tempestiva pubblicazione in questi 6 mesi, di adeguate Note Informative o Linee Guida da parte dell’ENTE, per consentire ai gestori di ottemperare al nuovo regolamento senza interrompere le loro legittime attività.
Alla luce dei fatti, e dopo una attenta analisi dei materiali tardivamente pubblicati deliberatamente due giorni prima della scadenza dei termini, e in concomitanza con le festività natalizie, è chiaramente sotto gli occhi di tutti quanto le azioni poste in essere da ENAC abbiano come unico scopo quello di ridurre drasticamente o eliminare le preziose infrastrutture di volo private a costo zero per la comunità realizzate da liberi cittadini ed Associazioni nel rispetto della legge del 2 aprile 1968, n. 518 e relativi Decreti, attraverso un
deliberato coacervo di norme, requisiti tecnici inadeguati e sovradimensionati – oltre ad adempimenti altamente onerosi – tali da scoraggiare anche il più volenteroso dei gestori, a fronte di un aumento di sicurezza del volo pari allo zero. Raggiunto tale scopo al contempo, si deduce che verrà drasticamente ridotto anche il rischio di possibili azioni legali a carico dei funzionari dell’ENTE, verosimilmente unica vera ratio della riscrittura dei regolamenti.
Successivamente alla data di pubblicazione del 9 giugno 2023, sono stati frequenti i contatti con il Vs. Ing. Davide Drago, con circonstanziate richieste di presa in esame delle note inviate in nome e per conto di oltre 130 gestori che hanno sottoscritto le osservazioni di AOPA Italia a commento della bozza pubblicata per la consultazione.
Sono state illustrate più volte, suggerendo un accordo tecnico con l’editore Guido Medici, anche le già esistenti procedure di informazione tecnico-ambientali veicolate volontariamente dai gestori attraverso la pubblicazione “Avioportolano”, che dal 1987 censisce tutte le infrastrutture di volo nazionali aggiornandole puntualmente, a differenza di ciò che è reperibile dai piloti sulla apposita sezione del sito ENAC, da illo tempore impreciso e non aggiornato.
Nonostante le ripetute assicurazioni che le disposizioni attuative sarebbero state più semplici e a basso impatto per l’utenza, e che sarebbero state valutate in comune accordo azioni per mitigare e perfezionare i discutibili e inadeguati contenuti del nuovo regolamento, all’indomani dell’ennesimo colloquio, ci siamo resi conto di essere stati vittime di un comportamento decisamente scorretto che nulla ha a che vedere con la missione istituzionale dell’ ENTE che specifica “… l’Enac è uno dei principali attori dell’azione proattiva mirata a favorire lo sviluppo dell’Aviazione Civile. Occorre pertanto che tale azione sia perseguita attraverso un continuo sforzo di cooperazione e confronto con i soggetti coinvolti.”
Unito a tutto ciò, appare come ulteriore segno disprezzo verso gli operatori, anche il titolo del webinar “Il futuro delle avio-idro-elisuperfici alla luce della nuova normativa ENAC”. Di quale futuro si potrà parlare se non quello disastroso di estinzione che questo regolamento produrrà?
In conseguenza a quanto esposto, non essendoci stato concesso alcun margine di intervento utile a mitigare i contenuti di questa illiberale normativa, ci vedremo costretti nostro malgrado, a tutelare gli interessi della nostra comunità, prendendo gli opportuni provvedimenti consentiti dalla legge, e diffondendo agli organi di stampa e attraverso tutti i canali social le nostre iniziative,affinché si giunga alla definizione di una norma chiara semplice e trasparente, come è sempre stato nello spirito del legislatore, e all’atto della approvazione alle Camere della cosiddetta “Legge Corrado Gex”.
Il Consiglio Direttivo, 8 dicembre 2023
Rinaldo Gaspari
Presidente AOPA Italia

Link AOPA Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *